Cerimonia in Prefettura a Firenze per celebrare la ricorrenza con gli  studenti di alcune scuole fiorentine. Saluti del prefetto, del rettore e del rabbino capo. Intervento sul tema “Shoah, indifferenza e responsabilità individuale” del professor Dimitri D’Andrea. Consegna di quattro medaglie d’onore agli ex deportati nei campi di prigionia nazisti.

Numerosi studenti di alcune scuole fiorentine hanno assistito alla cerimonia, che si è svolta oggi a Palazzo Medici Riccardi, per celebrare il “Giorno della Memoria 2020”. Ragazze e ragazzi dell’Istituto “Cellini”, del liceo scientifico “Castelnuovo” e del liceo musicale dell’Istituto superiore “Alberti Dante”. La loro partecipazione è stata fortemente voluta dal prefetto Laura Lega perché “la memoria, mantenuta costantemente viva, alimenti nelle giovani generazioni un modo nuovo di essere cittadini attivi, responsabili, attenti all’altro e al vivere civile della propria comunità”, come ha sottolineato lo stesso prefetto nell’aprire la cerimonia, alla quale ha partecipato anche il vice sindaco Cristina Giachi.

“Mai come quest’anno la Giornata della Memoria assume un significato drammaticamente attuale, ha esordito Lega, dopo gli episodi di razzismo e antisemitismo accaduti nelle settimane scorse. Sembrano tornare vivi tra noi quegli incubi che credevamo espunti dalla nostra società, dalla nostra cultura e dalla nostra sensibilità. E’ compito di tutta la comunità fermarsi a riflettere per rafforzare quel sistema valoriale improntato alla solidarietà e all’uguaglianza su cui si fonda la nostra Carta costituzionale. Solo un pensiero critico, che sia effettivamente vigile, capace di ragionare può portare a scegliere in modo consapevole tra il bene e il male, a non sottovalutare le azioni che ledono l’ordine pubblico, a non sovvertire le regole del vivere civile. Altrimenti, ha proseguito il prefetto,  si rompe quel patto di civiltà che deve legare saldamente i cittadini perché siamo tutti una grande famiglia. Grazie alla memoria, che getta un ponte tra ieri e oggi e che è sempre più preziosa man mano che i testimoni diretti di un tempo vengono a mancare, possiamo fare quel salto di qualità per garantire una comunità sempre più coesa e solidale”.

Dopo l’intervento del prefetto, sono seguiti quellidel rettore dell’Università degli Studi di Firenze, Luigi Dei, e del rabbino capo della Comunità Ebraica fiorentina Gadi Piperno. Ha preso, poi, la parola Dimitri D’Andrea, ordinario di Filosofia Politica all’Università degli Studi di Firenze che ha tenuto una relazione sul tema “Shoah, indifferenza e responsabilità individuale”.

Si è passati quindi alla consegna delle medaglie d’onore che, in occasione del Giorno della Memoria, il Presidente della Repubblica concede agli ex internati nei campi di prigionia nazisti durante il secondo conflitto mondiale. Quest’anno gli insigniti della provincia di Firenze sono stati quattro. Tre medaglie sono andate alla memoria di Carmelo Gerace, Alviero Giachi e Armando Natali e sono state ritirate dai loro familiari.

La quarta medaglia è stata attribuita a Sergio Erci, classe 1922, che ha raccontato la sua esperienza di deportato. Con parole semplici ed adamantine, Erci ha saputo raggiungere il cuore dei presenti che gli hanno tributato un lungo applauso.

TAG:
antisemitismo Firenze giorno della memoria Prefettura razzismo shoah

ultimo aggiornamento: 27-01-2020


Firenze: il 5G e il ripetitore di via della Chimera

Sicurezza stradale, 8 denunce